IL MONTEFELTRO ABBATTE I CONFINI E DIVENTA UNICUM TURISTICO. BARTOLINI: “CI E’ VOLUTO UN ANNO E MEZZO PER METTERE TUTTI ASSIEME”
Il Montefeltro diventa marchio. Il prodotto turistico è pensato per un pubblico italiano e anche straniero. Gli obiettivi del progetto li spiega il curatore, Alessandro Sisti. “Le nostre ambizioni sono relativamente semplici. Il Montefeltro, al pari di tutte le altre regioni storiche italiane ed europeee, ha tutte le carte in regola per porsi sul mercato turistico nazionale e internazionale”.
Bellezze naturalistiche e preziosità storico-artistiche dei luoghi dell’entroterra in parte anche riminese sono sotto gli occhi di tutti. Fino ad oggi è però mancato qualcosa. “Una logica di prodotto solida – spiega Sistri - che mettesse insieme tutte le componenti, private e pubbliche, presenti sul territorio con una finalità turistica precisa”.
L’idea è dunque ora “di lanciare il Montefeltro in quanto regione storica” che comprende territori romagnoli, la provincia di Rimini, territori marchigiani, la provincia di Pesaro-Urbino, e l’altro partner importante del progetto che è appunto la Repubblica di San Marino. “Questo è il Montefeltro storico – spiega il curatore – una regione al pari forse di regioni del Salento, del Casentino, della Garfagnana o della Maremma. Un luogo attorno a cui costruire un prodotto reale e solido da posizionare sui mercati a partire da una scelta di qualità, che non vuol dire proposte lussuose o dispendiose. Nel pensare il prodotto, certamente dedicato ai turisti italiani, abbiamo posto anche molta attenzione verso il mercato straniero perché è quello che sta mostrando segnali positivi nell’apprezzare proprio il tipo di offerta che vogliamo proporre”.
Il titolo dell’iniziativa è ambizioso, evoca grandi imprese (letterarie e anche quotidiane), ‘La Compagnia del Montefeltro – Qualità e ospitalità di una terra fra Romagna, Marche e San Marino’. A promuoverlo la Confesercenti della provincia di Pesaro e Urbino e Rimini e il Parco Sasso Simone e Simoncello.
“Protagoniste – spiega Giorgio Bartolini, presidente della Confesercenti Montefeltro – sono le aziende, quelle grazie a cui noi andremo a creare una vetrina delle produzioni di qualità presenti sul territorio. Siamo in procinto, quindi, di andare a censire tutte le aziende del Montefeltro, non solo quelle strettamente legate al turismo, ma tutta la produzione caratterizzata da standard qualitativo elevato. A loro offriremo uno strumento che attualmente manca: la promo-valorizzazione affinché possano mostrarsi e vendere i loro prodotti”.
Non è stato facile mettere insieme due Province (di due Regioni diverse) che solitamente sotto l’aspetto della promozione sono più abituate a punzecchiarsi che a collaborare e che comunque ruotano attorno a legislazioni differenti. “Ci abbiamo messo un anno e mezzo”, ammette Bartolini.
Il ‘prodotto’ sarà proposto sui circuiti nazionali e internazionali come “terra di alta qualità ospitale” attraverso strumenti di comunicazione cartacea e in rete che permetteranno di conoscere, promuovere e ‘vendere’ il Montefeltro come un prodotto di eccellenza, nel rispetto delle sue caratteristiche storiche e culturali e, anzi, con la volontà di difendere e recuperare quegli aspetti tradizionali che lo rendono un ‘unicum’ a dispetto dei differenti confini che lo attraversano.
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